Il ddl Made in Italy riserva 10 milioni di euro all’imprenditoria femminile. Per il 2024 dunque, le imprenditrici potranno accedere a finanziamenti agevolati a tasso zero, con una copertura fino al 90%, per progetti che prevedono investimenti fino a 3 milioni di euro.
Cosa prevede la norma per l’imprenditoria femminile
Si prevedono mutui agevolati per gli investimenti, a tasso zero, della durata massima di dieci anni e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili. La percentuale può arrivare fino al 90% nel caso di imprese costituite da almeno 36 e non oltre 60 mesi o nel caso di imprese agricole, anche di nuova costituzione.
L’impresa deve essere composta, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, da soggetti di età compresa fra i 18 e i 35 anni.
Possono essere finanziate iniziative che prevedano investimenti per i seguenti scopi:
L’importo massimo ammissibile delle spese ammissibili è pari a 1,5 milioni di euro, cifra che arriva a 3 milioni di euro per le imprese costituite da almeno 36 e non oltre i 60 mesi.
Secondo l’ultimo raporto di Unione Camere, le imprese femminili in Italia sono un milione e 345mila. Rappresentano il 22% del totale ma, si legge nel comunicato stampa “restano più piccole, più fragili e chiudono prima“.