Storie di successo dei nostri imprenditori

Intervista a Massimo Venturino, senior business development manager di Caparol Center Toscana

Oggi abbiamo incontrato Massimo Venturino, Responsabile della divisione livornese di Caparol Center Toscana, persona solare e creativa, la cui forza sta nella capacità di rapportarsi positivamente con le realtà del territorio e proporre la sua leadership empatica, focalizzata sulla crescita personale e sullo sviluppo delle relazioni.

Per noi di Conflavoro è importante conoscere le storie dei nostri associati e fare in modo che possano ispirare altri a intraprendere percorsi lavorativi di successo.

Massimo qual è la tua storia?

Sono laureato in chimica farmaceutica e ho 24 anni di esperienza nel settore edile. Ho iniziato lavorando nei settori tecnici nelle multinazionali per poi spostarmi nell’area Sales. I miei studi in chimica mi hanno supportato nel percorso delle vendite con delle competenze tecniche che altrimenti non avrei potuto avere.

Lavorare in Caparol è una sfida; dopo l’esempio di Livorno, l’azienda ha mirato a un ulteriore sviluppo sul territorio con ottimismo e positività per conseguire risultati sempre migliori. Ed è molto gratificante.

Puoi parlarci della realtà di Caparol in Toscana?

Il marchio Caparol fa capo a una multinazionale tedesca, la DAW. Abbiamo una sede produttiva in Italia, a Milano, e un centro distributivo che serve il centro Italia a Pisa. Alla nostra sede storica Toscana di Pisa sono seguiti 3 punti vendita nel territorio CaparolCenter Pistoia e l’ultima arrivata di Livorno. Oltre alle nostre linee produttive, abbiamo stabilito accordi per la commercializzazione di altri marchi, al fine di proporre un’ampia gamma di prodotti per le esigenze edili.

Quali sono i vostri punti di forza?

Caparol si avvale di informazioni e aggiornamenti diretti grazie ai rapporti con l’Associazione nazionale costruttori e con i fornitori di materie prime. Questo ci permette di combinare forza economica e alta qualità in una proposta vantaggiosa sia per le aziende, i professionisti di settore, che per i privati.

Uno dei nostri fiori all’occhiello è l’assistenza al cliente, che si concretizza nell’organizzazione di numerosi corsi di formazione nei nostri punti vendita per il settore edile, rivolti tanto a esperti quanto ai sempre molto attenti clienti privati che desiderano acquisire nuove competenze nel DYI.

Il mercato edile negli ultimi anni ha subito delle forti oscillazioni tra crisi economica e i superbonus introdotti con la pandemia. Come avete gestito queste fluttuazioni?

Negli ultimi 3 anni, il superbonus ha evidenziato come il settore edile sia capace di stimolare i consumi e di contribuire in modo significativo al PIL nazionale. Attendiamo dal Governo segnali importanti per il futuro.

Sul territorio, la nostra strategia di vendita diretta ci ha permesso di esplorare nuove opportunità, rispondendo efficacemente alle esigenze del settore anche attraverso la formazione. I nostri corsi sono un veicolo per trasmettere professionalità alle aziende e non solo.

Il settore privato del fai da te sta crescendo molto?

Sì, ed è una crescita davvero interessante. I clienti arrivano nei nostri punti vendita (a Livorno siamo in via Boccherini 1-3) con idee precise su ciò che desiderano realizzare e, grazie ai numerosi tutorial, sono in grado di portare a termine i progetti autonomamente. Questo contribuisce a ridurre la distanza con i fruitori diretti dei nostri prodotti.

Pensi che Conflavoro possa aiutarvi a portare le vostre istanze al Governo?

Conflavoro è un'associazione splendida che riesce a unire gli imprenditori e fare rete. Offre una visione globale indispensabile per gli operatori locali, che altrimenti rischiano di rimanere confinati in una dimensione troppo limitata o vincolati alle direttive delle multinazionali. L’associazione filtra le informazioni che servono per concentrarsi sulle tematiche di maggior rilievo, fornendo dati sempre puntuali e attendibili. La mia esperienza in Conflavoro è estremamente positiva.